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A proposito di norme tecniche

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Premessa 

Lo scopo di questo articolo è quello di fornire un breve e pratico manuale per quanto riguarda il vasto e complesso campo delle norme tecniche relativamente al settore elettrotecnico ed elettronico, in modo particolare per quelle emanate da organismi qualificati e riconosciuti a livello nazionale ed internazionale e prodotte mediante il contributo, il consenso e l’approvazione di tutte le parti interessate quali i progettisti, gli installatori, i costruttori, le associazioni dei consumatori, le autorità competenti e che per la loro universalità rappresentano un valido strumento di progresso civile.

Infatti la corretta applicazione delle norme tecniche oltre a garantire un livello accettabile di sicurezza risulta di fondamentale importanza anche per il miglioramento delle modalità di progettazione, dei processi produttivi di controllo e collaudo, che portano ad un notevole miglioramento del prodotto finale e di conseguenza alla tutela degli interessi dei consumatori.

In riferimento all’attività di normazione la norma UNI CEI EN 45020 «Normazione e attività connesse – Vocabolario generale» entrata in vigore il 27 luglio 2007 fornisce le seguenti  definizioni:

In merito alle caratteristiche di una norma la stessa UNI CEI EN 45020 chiarisce che una norma deve necessariamente basarsi su comprovati risultati scientifici, tecnologici e sperimentali mirati al raggiungimento dei migliori benefici per la comunità.

In Italia una definizione di norma è data anche dalla legge 317 del 21/6/1986 definizioni preliminari d) «norma: una specifica tecnica, approvata da un organismo riconosciuto ed abilitato ad emanare atti di normalizzazione, la cui osservanza non sia obbligatoria ed appartenente ad una delle seguenti categorie: norme internazionali, norme europee, norme nazionali. Sono norme internazionali, europee o nazionali, le norme adottate e messe a disposizione del pubblico rispettivamente da un’organizzazione internazionale, da un organismo europeo o da un organismo nazionale di
normalizzazione.»

In pratica una norma tecnica pubblicata da un organismo di normazione riconosciuto è un documento che stabilisce e definisce i requisiti fondamentali ovvero le caratteristiche prestazionali, dimensionali, di sicurezza, ambientali, che devono possedere gli apparati e/o i componenti e/o gli impianti affinchè sia garantita la loro rispondenza alla regola dello “stato dell’arte”, di conseguenza il suo valore giuridico è tale per cui la sua applicazione sebbene non obbligatoria garantisce la rispondenza alla regola dell’arte sancita da diverse leggi dello Stato italiano.

Le norme si suddividono in due categorie:

Gli organismi di normazione

La funzione degli organismi di normazione è quella di redigere le norme tecniche al fine di ottenere la massima efficienza e il massimo livello di sicurezza dei prodotti, dei macchinari, delle persone e degli impianti, in genere sono composti da specifici “Comitati Tecnici” e “Sottocomitati Tecnici” il cui compito è quello di redigere e pubblicare regole di carattere generale e particolare relative alla progettazione, realizzazione, collaudo e manutenzione degli impianti, dei materiali e dei macchinari. Gli organismi di normazione devono essere riconosciuti con apposite norme giuridiche e possono emettere documenti tecnici normativi a livello mondiale, europeo e nazionale, attualmente sono raggruppati in tre settori principali, vedi figura 1.

Fig.1 Organismi di normazione per le norme tecniche

Sono organismi normativi riconosciuti a livello mondiale:

IEC Comitato elettrotecnico internazionale (International Electrotechnical Commission – Commission Electrotechnique Internationaleé) è una organizzazione fondata nel 1906 con sede attuale a Ginevra che prepara e pubblica norme tecniche in campo elettrotecnico ed elettronico con la partecipazione degli organismi di normazione di oltre 100 nazioni di tutto il mondo suddivisi in circa 90 Comitati Tecnici e 120 SottoComitati tecnici.

I Comitati Tecnici sono divisi in tre gruppi:

Le pubblicazioni di questo organismo vengono emesse in due lingue ufficiali, inglese e francese, non sono vincolanti e possono essere recepite dagli organismi europei come norme armonizzate oppure dai vari organismi nazionali adattandole alle norme già esistenti con o senza modificazioni, sono classificate con la sigla IEC seguita da un numero, alcuni esempi sono la norma IEC 1168 relativa ai simulatori per radioterapia oppure la norma IEC 60364 relativa agli impianti elettrici degli edifici. Nel 1991 l’IEC ha stipulato un accordo di collaborazione con il CENELEC per lo studio, l’emissione e la votazione comune di documenti normativi.

ISO Organizzazione internazionale per la normazione (International Organization for Standardization – Organisation Internationaleé de Normalisation) fondata nel 1947 ha sede a Ginevra ed è il più importante ente per lo sviluppo e la pubblicazione di norme internazionali, svolge attività di normazione a livello mondiale in diversi settori industriali, soprattutto in ambito meccanico e della qualità con l’esclusione di quello elettrotecnico ed elettronico.

In realtà il termine ISO non è da considerarsi un acronimo esso infatti deriva dal greco “isos” che significa uguale. I suoi membri sono gli organismi di normazione di oltre 160 paesi del mondo e la sua struttura è composta da una serie di comitati tecnici TC (Technical Committee), sottocomitati SC (SubCommittee) e gruppi di lavoro WG (Working Group), le norme emanate hanno valenza di raccomandazione e possono essere recepite dai vari organismi nazionali con o senza modificazioni, sono classificate con la sigla ISO seguita dal numero della norma, dal simbolo : e dall’anno di pubblicazione, ad esempio ISO 9001:2001.

ITU Unione internazionale delle telecomunicazioni (International Telecommunications Union – Union Internationaleé des Télécommunications) è una organizzazione che svolge normazione per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, è stata fondata nel 1865 con il nome di Telegraph Union e nel 1932 ha preso il suo nome attuale di ITU con sede a Ginevra, dal 1947 è formata dall’unione del CCITT (Comitato Consultivo Internazionale per la Telegrafia e la Telefonia) e il CCIR (Comitato Consultivo Internazionale per le Radiocomunicazioni) diventando un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite con il compito di promuovere la diffusione delle telecomunicazioni nei paesi in via di sviluppo e la normalizzazione in tutto il mondo dello spettro delle radiofrequenze al fine di garantire lo scambio di informazioni senza interferenze.

Dal 1992 la sua organizzazione è divisa in tre settori di competenza:

Sono classificate con la sigla ITU seguita da una lettera maiuscola e da un numero progressivo, ad esempio ITU X.500 è una serie di norme per le reti di computer oppure ITU X.1211 del settembre 2014 relativa alle tecniche per prevenire gli attacchi basati sul web.

Sono organismi normativi riconosciuti a livello europeo:

CENELEC Comitato europeo per la normalizzazione elettrotecnica (European Committee for Electrotechnical Standardization – Comité Européen de Normalisation Electrotechnique) è l’ente di normazione per il settore elettrotecnico ed elettronico incluso il controllo accessi e la videosorveglianza che comprende tutti i paesi dell’Unione Europea più alcuni paesi extracomunitari affiliati quali la Turchia, l’Ucraina, la Bielorussia, Ia Tunisia, Israele, è stato istituito nel 1973 a seguito della fusione di due precedenti organismi normatori il CENELCOM e il CENEL ed ha sede a Bruxelles, dal 1991 ha avviato una stretta collaborazione con l’IEC del quale può recepire eventuali normative con o senza modifiche. E’ stato riconosciuto come organismo di normazione con la Direttiva 83/189/CEE del 28/03/1983 e può emettere in tre lingue ufficiali (inglese, tedesco e francese) i seguenti tipi di documenti normativi:

CEN Comitato europeo di normazione (European Committee for Standardization – Comité Eurpéen de Normalisation) è l’ente di normazione per tutti i settori industriali compresi quelli edili e quelli relativi l’antincendio con esclusione del settore elettrotecnico ed elettronico, fondato nel 1961 ha sede a Bruxelles ed opera in stretta collaborazione con l’ISO, i membri del CEN sono gli organismi nazionali dei paesi dell’Unione Europea più membri associati quali FIEC (European Construction Industry Federation), ECOS (European Environmental Citizens Organization for Standardisation), ETUI (European Trade Union Institute), EUCOMED (European Medical Technology Industry Association), ANEC (European Association for the coordination of consumer representation in standardisation), CEFIC (European Chemical Industry Council). Il CEN è stato riconosciuto come organismo di normazione europeo con la Direttiva 83/189/CEE del 28/03/1983.

ETSI Istituto europeo delle norme di telecomunicazione (European Telecommunications Standards Institute – Institut européen des normes de télécommunication) è un’organismo di normazione indipendente fondato nel 1988 dalla CEPT (Conferenza europea delle poste e delle telecomunicazioni) che è stato l’organo di coordinamento per le telecomunicazioni europee e le organizzazioni postali dal 1959. L’ETSI attualmente raggruppa circa 800 organizzazioni in rappresentanza di 65 paesi di tutto il mondo ed è stato riconosciuto come organismo di normazione europeo con la Direttiva 83/189/CEE del 28/03/1983. Le norme ETSI sono classificate con la sigla ES seguita da un numero, alcuni esempi sono la norma ETSI ES 201 970-2 relativa all’Accesso e Terminali (AT), rete telefonica pubblica commutata (PSTN) oppure la norma ETSI ES 202 007 relativa alla compatibilità elettromagnetica e spettro delle radiofrequenze (ERM).

Sono organismi normativi riconosciuti a livello nazionale:

CEI Comitato Elettrotecnico Italiano è l’organismo italiano di normazione elettrotecnica, elettronica e di alcuni settori delle telecomunicazioni riconosciuto con il Decreto Ministeriale 15/12/1978 “Designazione del Comitato elettrotecnico italiano quale organismo di normalizzazione elettrotecnica ed elettronica”.

QUI è possibile consultare un elenco di organismi normativi di altre nazioni. È stato fondato nel 1909, ha sede a Milano ed è accreditato come rappresentante dello Stato Italiano presso il CENELEC e l’IEC, attraverso la sua partecipazione al CONCIT è presente all’attività dell’ETSI l’ente europeo di normazione per le telecomunicazioni.

Il CEI è composto da:

Attualmente il CEI è strutturato in oltre 85 Comitati Tecnici (CT) a loro volta suddivisi in SottoComitati (SC) ognuno con competenze in un determinato settore tecnico, sia i CT che i SC possono essere formati da gruppi di lavoro temporanei (GL), in modo particolare per la stesura di documenti nazionali, tutte le informazioni e l’elenco completo dei Comitati Tecnici del CEI è disponibile QUI.

Nel 1947 il CEI in associazione con l’ANIE (Associazione Nazionale Industrie Elettrotecniche) e l’ANIDEL (Associazione Nazionale Imprese Produttrici di Energia Elettrica) ha costituito l’UNEL (Ufficio di Unificazione Elettrotecnica) con sede a Milano con lo scopo di realizzare pubblicazioni contenenti tabelle e prescrizioni destinate all’unificazione dimensionale delle costruzioni elettriche ed elettroniche in campo nazionale e sino ad oggi ha pubblicato circa 1300 tabelle. L’UNEL dispone di circa 50 Comitati Tecnici con più di 1500 esperti nel campo dell’elettrotecnica.

Le tabelle di unificazione emanate dall’UNEL sono recepite dal CEI e vengono pubblicate con la sigla CEI-UNEL seguita dal numero progressivo della tabella. Il CEI ha da qualche anno siglato anche un importante accordo con l’IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers) che ha sede negli Stati Uniti, oltre che per la collaborazione tecnica anche per la vendita e la promozione delle norme internazionali IEEE relative ai settori dell’elettrotecnica e dell’elettronica come ad esempio le norme IEEE 802.11 relative al Wi-Fi e le IEEE 802.1 relative al protocollo Ethernet.

Il CEI ha il compito di stabilire:

A tale proposito emette i seguenti documenti normativi:

UNI Italian national unification, with headquarters in Milan, is a standards organization that conducts Italian legislation in all industrial, commercial and service sectors with exception of the electrical and electronic equipment. It was established in 1921 with the initials UNIM following the regulatory needs of the mechanical industries. In 1928 the industry associations extended its regulatory powers in all industries with the adoption of the acronym UNI. Its role of national standardization body has been recognized by Law 317 of 21.06.1986, implementing Directive 98/34 / EC. Currently UNI takes part in the regulation of ISO and CEN as Italian representative.

The UNI emits the following normative documents:

Tutti gli organismi normativi nazionali italiani hanno come compiti principali:

Anche se generalmente sono ben definite, spesso il confine tra le competenze dei vari organismi di normazione è piuttosto critico e di difficile individuazione questo ha permesso la nascita sempre più frequente di norme con sigle miste ad esempio IEC/ITU o ISO/IEC seguite da un numero soprattutto nel caso di argomenti complessi o fortemente integrati. Se una norma viene recepita anche da un organismo diverso da quello che l’ha emessa, la classificazione contiene tutti gli acronimi dei diversi organismi in forma gerarchica mantenendo il numero progressivo originario ad esempio norma UNI EN ISO 9001

Il percorso normativo

La stesura di un documento normativo è un processo lungo ed articolato, inizia dall’organismo normativo competente che incarica un proprio gruppo di esperti per quel determinato settore tecnico (Comitato Tecnico) il quale può essere composto da diversi gruppi di lavoro ST (SottoComitati) e GL (Gruppi di  Lavoro) formati da esperti del settore in rappresentanza di tutte le parti interessate al progetto normativo quali utilizzatori, commercianti, costruttori, progettisti, installatori, pubblica amministrazione.

L’organismo di normazione che propone la norma ad esempio l’IEC o il CENELEC o il CEI, ha il compito di coordinare i lavori mettendo a disposizione la propria struttura organizzativa e di approvare il testo preliminare rendendolo disponibile mediante tutti i canali di informazione per un periodo non inferiore a 60 giorni, al termine del periodo di prova l’organismo di normazione che ha proposto la norma valuta ed elabora tutti gli eventuali commenti e/o proposte di modifica e provvede all’approvazione previa votazione e quindi alla definitiva pubblicazione con la relativa sigla e numero progressivo.

In sintesi il percorso di una norma tecnica si sviluppa attraverso le seguenti fasi:

Questa procedura normativa, riconosciuta ed applicata universalmente da tutti gli organismi di normazione, garantisce i seguenti principi fondamentali per il riconoscimento di una norma tecnica:

Le Direttive europee, il nuovo approccio e la marcatura CE

Con lo sviluppo dell’unione europea si è creato un mercato unico che permette la libera circolazione di prodotti, servizi e persone all’interno dei paesi che ne fanno parte, questi nuovi orizzonti socio-commerciali hanno inevitabilmente richiesto l’impiego di normative comuni in grado di garantire la sicurezza e la qualità di tutti i prodotti e/o servizi provenienti da paesi diversi e sottoposti a normative nazionali differenti.

A tale scopo la Comunità Europea con la Risoluzione 85/C136/01 del 7/05/1985 ha introdotto un nuovo sistema di armonizzazione legislativa chiamato “nuovo approccio” con il quale viene sancito il principio del mutuo riconoscimento da parte di tutte le nazioni dell’Unione Europea e l’armonizzazione delle norme nazionali attraverso l’applicazione di apposite Direttive (è bene ricordare che le Direttive Europee sono provvedimenti con valore di “norme giuridiche” che vincolano gli Stati membri per quanto riguarda il risultato da raggiungere lasciando libera scelta dei mezzi e della forma in rispetto del loro ordinamento giuridico interno e devono essere recepite ed introdotte negli ordinamenti normativi nazionali entro un determinato periodo di tempo, previa applicazione da parte dell’Unione Europea di pesanti sanzioni).

Le Direttive emanate in base al “nuovo approccio” prevedono i seguenti criteri:

Dal 1986 ad oggi sono state emesse e recepite oltre 30 Direttive sulla base del “nuovo approccio”, QUI è consultabile l’elenco completo.

La certificazione e gli organismi di certificazione

Per quanto riguarda la valutazione della rispondenza ai requisiti delle norme tecniche la norma UNI CEI EN 45020 «Normazione e attività connesse – Vocabolario generale» entrata in vigore il 27 luglio 2007 fornisce le seguenti  definizioni:

A differenza di una norma tecnica che descrive e definisce le caratteristiche e i requisiti che devono essere rispettati al fine di realizzare la conformità alla regola dell’arte, la certificazione è una procedura volontaria mediante la quale viene verificata l’effettiva rispondenza di un prodotto e/o un processo produttivo e/o le competenze di un lavoratore ai requisiti di una specifica norma tecnica applicabile. La certificazione è obbligatoria solo per i prodotti oggetto di specifiche Direttive europee che stabiliscono anche le procedure da adottare per ottenere la certificazione della conformità e la conseguente marcatura CE, è facoltativa per tutti gli altri prodotti, per il sistema di qualità e per le persone.

Esistono tre tipologie di certificazione della conformità:

Fig.2 Accreditation bodies

Attualmente il processo di certificazione è applicabile alle seguenti categorie:

  1. certificazione del sistema aziendale è l’attestazione della rispondenza a norme specifiche delle procedure di produzione dell’azienda produttrice di un determinato prodotto o servizio, riguarda in particolare i sistemi di gestione della qualità, della sicurezza delle informazioni, dell’ambiente, della sicurezza alimentare, questo tipo di certificazione è intesa a garantire la capacità di una determinata azienda di saper gestire i propri processi di lavorazione e le proprie risorse in modo da soddisfare i requisiti di qualità richiesti dalle normative applicabili;
  2. certificazione del prodotto è l’attestazione, attraverso la rispondenza a norme specifiche, prove di laboratorio e controllo dell’intero processo produttivo, della conformità di un particolare prodotto, macchinario o servizio;
  3. certificazione delle persone è l’attestazione che consente di distinguere i lavoratori e i professionisti che hanno acquisito e mantengono nel tempo attraverso la formazione continua e la sorveglianza periodica, le competenze e le abilità necessarie allo svolgimento delle proprie attività lavorative in un settore specifico, le mansioni tra cui è più diffusa la certificazione sono esperto di gestione aziendale, saldatore, addetto agli impianti elettrici. Il rilascio della certificazione avviene a fronte di un complesso procedimento di valutazione che comprende il percorso scolastico, l’esperienza lavorativa e/o professionale maturata, le attitudini pratiche e la capacità di far fronte ad eventuali imprevisti, la capacità di gestione del personale, le competenze di gestione economico-finanziaria e di comunicazione, il superamento di un esame scritto, orale e pratico per la verifica di tutti i requisiti richiesti dalla procedura di certificazione, ed è sottoposta a rinnovo ogni tre anni a seguito della permanenza dei requisiti certificati e dell’accertamento di uno specifico aggiornamento continuo delle proprie competenze, vedi figura 3.

Con il termine “accreditamento” viene indicata la qualificazione e l’idoneità degli organismi di certificazione e si tratta di opportune procedure di analisi, prove e controllo continuo eseguite da enti di accreditamento legalmente riconosciuti in conformità alla serie di norme UNI CEI EN ISO IEC 17021 per la certificazione del sistema aziendale, UNI CEI EN ISO IEC 17024 per la certificazione delle persone, UNI CEI EN 45011 per la certificazione di prodotto, che definiscono i requisiti di professionalità e di competenza che devono essere applicati per l’accreditamento dei vari organismi di certificazione a livello nazionale, europeo e mondiale. Al termine delle verifiche e a fronte dell’esito positivo delle valutazioni viene rilasciato il “certificato di accreditamento” e la possibilità di utilizzo del “marchio di accreditamento” in base ai requisiti stabiliti dalla norma ISO 17030, questi strumenti vengono poi utilizzati dagli organismi di certificazione accreditati per essere apposti su carta intestata, pubblicazioni, certificati, per garanzia dell’accreditamento ricevuto, in pratica la procedura di accreditamento garantisce il valore e la credibilità dell’operato degli organismi di certificazione.

L’accreditamento è un processo volontario che può essere richiesto dall’organismo di certificazione per proprio vantaggio come maggiore competitività sul mercato oppure può essere richiesto a livello contrattuale da parte del committente della certificazione per poter esportare i propri prodotti sui mercati esteri senza essere sottoposti a controlli aggiuntivi, infatti la certificazione rilasciata dagli organismi di certificazione accreditati consente il mutuo riconoscimento in tutto il mondo. In Italia con il DM 22/12/2009 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale in data 26/01/2010, a seguito del recepimento del regolamento europeo 765 del 2008 che richiede per ogni Stato della Comunità Europea un unico ente di accreditamento, è stato ufficialmente riconosciuto come ente di accreditamento “ACCREDIA” con sede a Roma e nato a seguito della fusione del SINCERT (Sistema italiano per l’accreditamento degli organismi di certificazione e ispezione) con il SINAL (Sistema italiano per l’accreditamento di laboratori di prova). ACCREDIA ha come soci il CEI e l’UNI, alcuni Ministeri, le associazioni degli organismi di certificazione accreditati, gli enti di ricerca, le associazioni imprenditoriali, le associazioni dei consumatori, opera sotto la vigilanza del Ministero dello sviluppo economico ed è strutturato sui seguenti dipartimenti:

Sul sito della Commissione Europea è disponibile la banca dati NANDO (New Approach Notified and Designated Organisations) che fornisce l’elenco degli organismi di accreditamento e di certificazione degli stati membri e le direttive del nuovo approccio, sul sito ACCREDIA alla voce “Accreditamento” è possibile consultare le “BANCHE DATI” relative a tutti gli organismi di certificazione e i laboratori di prova e di taratura accreditati che operano in Italia. ACCREDIA opera sulla base di propri regolamenti, in particolare dall’1 gennaio 2014 tutti gli organismi di certificazione per ottenere e mantenere nel tempo l’accreditamento devono rispettare il regolamento ACCREDIA RG-09 che stabilisce i criteri ai quali devono attenersi al fine di ottenere e poter usare il marchio ACCREDIA.

Il processo normativo in sintesi

  1. Le norme tecniche sono documenti volontari e quindi non obbligatori;
  2. Le norme tecniche sono obbligatorie solo se viene fatto espresso riferimento ad una di esse all’interno di una legge;
  3. Gli organismi di normazione possono pubblicare norme tecniche internazionali, europee, nazionali;
  4. Le Direttive comunitarie dopo che sono state obbligatoriamente recepite dagli Stati membri assumono il valore di legge;
  5. Gli organismi di certificazione garantiscono per mezzo di specifici protocolli di verifica e con dichiarazione scritta la conformità a specifiche norme tecniche di riferimento;
  6. Gli organismi di certificazione riconosciuti dal proprio Stato assumono il nome di “organismi notificati”;
  7. La certificazione è obbligatoria solo per i prodotti oggetto di specifiche Direttive comunitarie che descrivono anche le relative procedure da seguire per la conformità, è facoltativa per tutti gli altri prodotti non previsti dalle Direttive, per il sistema di qualità aziendale e per le persone;
  8. Gli organismi di accreditamento qualificano attraverso specifici protocolli di verifica, con dichiarazione scritta ed apposizione di un particolare marchio di garanzia gli organismi di certificazione.

Alcuni link utili

Conclusione

A seguito di quanto esposto si può affermare con assoluta certezza che le norme tecniche unitamente alla loro certificazione possiedono le caratteristiche indispensabili per essere credibili e autorevoli in quanto sono il risultato della consensualità, della trasparenza, della volontarietà e della democraticità, esse inoltre rappresentano una valida garanzia per quanto riguarda l’unificazione e l’affidabilità dei prodotti e delle prestazioni dei servizi diventando lo strumento primario per la tutela dei consumatori evitando altresì il possibile ricorso a lunghi e costosi procedimenti giudiziari.

Esse infatti sono:

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