Premessa
Qualcuno di voi avrà seguito la serie di telefilm Warehouse 13. Avete presente la tastiera dove “Artie” Arthur Nielsen effettuava le ricerche per la scoperta degli artefatti sperduti per il mondo? Bene, quella tastiera era in stile Steampunk. Molti oggetti in questo stile hanno catturato l’attenzione di molti esperti nel DIY (fai da te) che hanno provato a riprodurli utilizzando il materiale che trovavano a disposizione. Tra questi, proprio la tastiera di cui abbiamo parlato è uno tra gli oggetti più accattivanti che sono stati riprodotti ed è proprio l’oggetto di cui parleremo in questo articolo.
Lo stile SteamPunk
Lo stile steampunk si rifa alla ricostruzione di oggetti tecnologici anacronistici descritti spesso nella narrativa fantastica-fantascientifica e ambientati nell’Ottocento, in particolare con uno stile che spesso richiama alla mente la Londra Vittoriana. Basti pensare ai vari libri di Verne, di H.G.Wells e di Conan Doyle in cui numerose armi o strumentazioni vengono descritte in maniera eccessivamente meccanica, a volte azionati a vapore, con rifiniture in ottone o ferro.
Il tentativo di ricostruzione di questi oggetti, spesso utilizzata nei film (Sherlock Holmes, Wild Wild West, La lega degli uomini straordinari, Hell Boy) , ha generato uno stile unico vero e proprio che è stato chiamato SteamPunk. Ma non finisce qui, questo stile si è rapidamente diffuso anche nelle rappresentazioni grafiche, nell’abbigliamento e nell’arredamento.
Le tastiere SteamPunk
Su un sito commerciale chiamato Datamancer è possibile vedere tutta una serie di tastiere steampunk realizzate in questi ultimi anni e disponibili commercialmente. Ma è possibile acquistare queste tastiere anche su tantissimi altri siti commerciali come Amazon.
Realizziamo la tastiera SteamPunk Von Slatt
Questo oggetto porta il nome del suo realizzatore, il gadgeteer Jake Von Slatt (un bellissimo video su YouTube che descrive il suo studio è disponibile qui). In questo articolo vedremo come poterlo realizzare da soli seguendo le istruzioni lasciate dallo stesso Jake Von Slatt in rete.
Autore: Jake Von Slatt (adattato da F.Nelli)
Il mio obbiettivo con questo progetto è stato quello di realizzare una tastiera retrò che sia perfettamente funzionale di qualità sufficiente da poter essere utilizzata quotidianamente da un assiduo programmatore. Quindi a tale proposito, ho scelto di utilizzare come punto di partenza del progetto una tastiera di ottima qualità (e facilmente reperibile): una IBM Model M “Clicky”. Questo modello di tastiera è stata inzialmente prodotta dalla metà del 1980 e una sua nuova versione viene ancora attualmente prodotta. La tastiera che io ho personalmente utilizzato risale al 1989 ed era abbinata originalmente ad una IBM PowerStation 530, una UNIX.
Il primo passo è stato quello di disassemblare la tastiera rimuovendo il coperchio e il rivestimento di ciascun tasto. Questa ultima operazione si è dimostrata alquanto più complessa del previsto, dato che ho usato originalmente un punteruolo circolare, con il solo effetto di rompere un tasto al primo tentativo. Dopo vari tentativi, ho risolto escogitando un metodo che fa uso di un tubo metallico affilato e riscaldato e di un trapano a colonna.
Ecco qui un breve filmato che mostra il processo di rimozione del rivestimento in plastica dei vari tasti.
[vsw id=”UtSSfjNl5qw” source=”youtube” width=”425″ height=”344″ autoplay=”no”]
Nella seconda metà di questo video mostro un diverso metodo, a mio parere migliore, per effettuare questa particolare operazione.
[vsw id=”Z6opt7xNXrI” source=”youtube” width=”425″ height=”344″ autoplay=”no”]
Dopo aver rimosso il rivestimento a tutti i tasti della tastiera ed eventuali residui di plastica rimasti ancora aderenti. Li ho riassemblati sulla tastiera. A questo punto ho cominciato a progettare il supporto in stile Steampunk con l’intenzione di utilizzare una piastra d’ottone di spessore 1/4′.
Desideravo realizzare un progetto semplice e pulito, ma in realtà la tastiera che dovevo costruire aveva una base meno estesa rispetto al modello M.
Il prossimo processo era quello di taglio dell’ottone. Devi stare molto attento al processo di taglio dell’ottone con una sega da tavolo, se il pezzo a cui sta lavorando si piega questo può essere lanciato indietro con una gran forza. Quindi stai di lato quando effettui questa operazione. Nota: la guardia della lama è stata rimossa per le stesse ragioni per cui è stata rimossa da Norm nel New Yankee Workshop, cioè quello di permettere un buon angolo alla telecamera durante le riprese. Sono sicura che Norm ha riposto la guardia alla lama dopo aver finito le riprese.
Il taglio del contorno delle forme è stato poi effettuato con un seghetto ad arco.
I tagli interni sono stati realizzati prima realizzando un foro con il trapano e poi utilizzando la sega ad arco. L’ottone si taglia molto facilmente, l’intero progetto potrebbe probabilmente essere tutto realizzato utilizzando solo un seghetto ad arco. Una serie di lime è stato poi utilizzato per arrotondare i bordi.
Ho trapanato fori di dimensione 3/16″ con un trapano a colonna e poi li ho allargati con un trapano a step. Il trapano a step ha lasciato una sporgenza dato che il suo step era di 1/8″ mentre il pezzo di ottone ha uno spessore di 1/4″. Sono convinto che questi step aggiungano un tocco visuale in più così decisi di non trapanare il foro anche dal lato opporto del pezzo di ottone in modo da non rimuovere le sporgenze.
I pezzi sono stati poi puliti e lucidati utilizzando carte vetrate di diversi gradi, lana di acciaio e spazzole rotanti di lana di vetro montate sul trapano a colonna. Poi sono stati aggiungi dei fori agli estremi per montare su di essi i piedini triangolari tramite delle viti.
Due barre di ottone a canale “C” sono state tagliate dalla sega da tavolo e delle lunghe viti senza fine sono state utilizzate per tenere fermo la base di ottone durante la fase di saldatura.
La base è stata completata. Il passo successivo è stata la preparazione dei vecchi tasti tipo macchina da scrivere da incollare alle base dei tasti. Possedevo una vecchia macchina da scrivere Royal e pensai di tagliare i tasti ma feci l’errore di mostrarla a mia figlia che improvvisamente se ne innamorò. Così ho dovuto ordinare i tasti da eBay. Ci sono molte persone che offrono questo genere di cose. A seconda del costo di spedizione è qualche volta più conveniente comprare una macchina da scrivere intera e tagliarsi da soli i tasti.
Una volta rimossi i tasti dalla macchina da scrivere con una mole angolare con un disco da taglio o una semplice tronchese, fu necessario effettuare un taglio a filo per poterli utilizzare. Qui c’è un filmato che mostra il metodo con cui ho tagliato a filo le sporgenze sul retro dei tasti della macchina da scrivere.
[vsw id=”D0jsdEQUSOs” source=”youtube” width=”425″ height=”344″ autoplay=”no”]
Dopo che ho rimosso tutte le sporgenze ho sparso tutti i pulsanti per vedere bene di che cosa ero in possesso. Io ho anche tagliato un pezzo di feltro per coprire la plastica esposta sul letto della tastiera. Posizionai l’intera tastiera su una fotocopiatrice e feci un’immagine di quello che ho poi utilizzato come templato per vedere dove fare i fori nel feltro con un tubo metallico affilato.
Nella figura sottostante abbiamo il feltro completo di tutti i fori. Tenete da parte i fori, perchè li utilizzerai più tardi.
Per le luci di status sulla tastiera, ho rimosso i tre tasti retroilluminati e li ho sostituiti con acetato translucido. Questi sono stati incollati a tubetti corti di ottone che a loro volta sono stati incollati sui LED.
L’intero frame fu cosparso con alcol denaturato e ricoperto da uno strato di vernice trasparente con un spray.
Adesso era tutto pronto per cominciare ad effettuare quel noioso lavoro di posizionamento ed incollaggio dei nuovi tasti.
Ho ripulito il retro dei tasti e Ia parte superiore dei incavi sulla tastiera con dell’alcool e li ho fissati insieme con del silicone G.E. Silicon II Window and Door Sealant. Ciascun tasto deve essere attentamente allineato ad occhio, il silicone ti dà una finestra di tempo di circa 10 minuti prima di cominciare ad indurirsi.
Ho incollato allo stesso modo le luci di stati.
Ho voluto che i tasti avanzati possedessero delle etichette proprie così ho disassemblato parecchi tasti e stampato etichette su carta da foto lucida. Questi sono stati poi ritagliati con la perforatrice circolare utilizzato per il feltro.
Due vecchie macchine da scrivere non fornivano abbastanza tasti per l’intero progetto, quindi sono andato alla Joanne Fabrics e ho comprato questi bottoni con i bordi in ottone.
Il retro dei bottoni erano arrotondati così li ho attaccati ad un pezzo di legno con un nastro biadesivo e li ho levigati fino a renderli piatti.
Stampai alcune etichette su carta da foto lucida, li ho ritagliati e annerito i bordi. Poi ho passato uno strato di vernice trasparente su di loro. Infine li ho incollati sui bottoni con il silicone sigillante.
Ho coperto il fronte ed il retro della tastiera con del nastro da elettricista per attutirne il suono e dare alla tastiera un aspetto solido.
Ti ricordi quando avevo detto di tenere da parte i fori di feltro? Qui è dove dovrai utilizzarli per coprire le posizioni vuote della precedente tastiera. Ho pitturato la tastiera con vernice lucida nera Krylon Fusion per coprire il beige sottostante.
E giusto per concludere mostro l’obbiettivo raggiunto, la signora von Slatt che digita sulla nuova tastiera.