Raspberry Pi 3 – L’evoluzione continua
Introduzione
Anche se leggermente in ritardo (scusate ma è stato un periodo davvero impegnativo), approfitto di un po di tempo per scrivere un articolo sulla terza versione della scheda più amata da tutti noi smanettoni: Raspberry Pi 3.
Le novità di Raspberry Pi 3
Questa nuova versione di Raspberry è stata rilasciata dalla Raspberry Foundation a Febbraio di quest’anno (ve l’avevo detto che sono in ritardo 😉 ). La nuova scheda presenta alcune novità rispetto alla versione precendente Raspberry Pi2:
- Wireless integrato
- Bluetooth integrato
- Nuovo processore quad-core ARMv8 1.2 Ghz a 64-bit
- Alimentazione
Ma vediamo in dettaglio ciascuna di esse.
L’integrazione del wireless LAN nella scheda è forse, fra tutte, la modifica più attesa (almeno da parte mia). Finalmente non dovremo più comperare un dongle USB WLAB adapter (spesa in più) e inoltre occupare una porta USB per sempre.
Inoltre è stata integrata anche una antenna Bluetooth 4.1, che finalmente sarà di grande aiuto per tutti quelli che utilizzano Raspberry Pi 3 per la domotica e per applicazioni pratiche, come controllo sensori e attuatori. Il mondo IoT ringrazia 😉 . Comunque per usi più comuni, tastiera e mouse bluetooth potranno sostituire quelle a USB, liberando così ulteriori porte USB occupate.
Il processore SoC (system on chip) precedente, BCM2836 è stato sostituito da BCM2837. Questo chip integra una CPU a 64 bit con frequenza 1.2 GHz, ARM Cortex-A53. Qui abbiamo un bel salto di qualità e di potenza di calcolo, rispetto al modello precedente.
L’alimentazione è stata cambiata. Infatti anche se l’alimentazione avviene tramite una porta MicroUSB, l’alimentatore da utilizzare deve essere cambiato con un alimentatore 5V/2.5A.
Cosa rimane immutato da Raspberry Pi 2
La scheda grafica è rimasta la stessa. Stiamo parlando della GPU VideoCore IV 3D. Questa scelta è stata giustificata per motivi di retrocompatibilità con le versioni precedenti di Raspberry. Il poter riutilizzare il vecchio codice sviluppato sulle schede precedenti è per la Raspberry Pi Foundation una policy molto forte, e a ragione. Infatti, non dobbiamo dimenticare che la scheda è nata per scopi didattici e quindi si dà massima priorità a tutto il lavoro svolto negli anni precedenti da istruttori e scuole. Anche se in parte la performance si migliora dato che la velocità della scheda grafica è passata da 250 a 400MHz, purtroppo forse, questo è il collo di bottiglia per quanto riguarda le prestazioni grafiche della nuova scheda Raspberry Pi 3.
La memoria è rimasta a 1GB di RAM (LPDDR2), anche se la velocità è stata incrementata passando da 450 a 900 MHz
Le porte di I/O della scheda sono rimaste pressoché le stesse. Stiamo parlando delle 4 porte USB 2.0, della porta Ethernet, della slot per la microSD e dell’uscita HDMI.
Le dimensioni e il layout della scheda sono rimaste pressochè invariate, questo per permettere la compatibilità di sistemi e accessori sviluppati ed ideati per le versioni precedenti di Raspberry. In realtà la disposizione di qualche componente, come per esempio i LED, è variata, ma diciamo che in generale, tutto è rimasto come prima. Non vi preoccupate quindi di buttare tutti gli accessori che avete a casa!!! ;).
I 40 GPIO pin sono rimasti gli stessi e non sono stati spostati. Stesso discorso per la Camera Interface CSI e la Display Interface DSI.
Il prezzo è forse l’unico e più importante fattore che vogliamo che rimanga immutato e così è accaduto. Il prezzo del Raspberry Pi 3 è rimasto sui 35USD, anche se in Italia, chissà perchè, (vuoi per le spese di spedizione, vuoi per altro), il prezzo non scende sotto i 40 euro.
Se desiderate acquistare una nuova scheda Raspberry, vi consiglio questa proposta su Amazon, che al momento attuale mi sembra davvero la più conveniente (non si pagano le spese di spedizione).
Novità nel supporto dei sistemi operativi – Ubuntu MATE e Windows 10
Il sistema operativo ufficiale rimane sempre Raspbian. Anche se, grande novità, nelle varie schede tecniche presentate sul sito ufficiale, non compare più Windows come sistema non supportato. Infatti è stata rilasciata una versione di Windows 10 per IoT (Internet of Things) specializzata per funzionare su Raspberry Pi 3. Vi consiglio di andare a vedere la pagina ufficiale. (Non ho ancora provato, ma vi farò sapere presto se realmente la cosa è efficace e ne vale la pena). Se avete già provato a far girare Windows 10 su Raspberry non esitate a lasciare impressioni nei commenti in basso.
Un ulteriore sistema operativo che sta entrando in scenda oltre Raspbian (versione di Debian per Raspberry) è Ubuntu MATE. Esiste già un’immagine scaricabile dal sito e si può utilizzare tranquillamente su Raspberry, vedi qui. Comunque, ad esperienza di molti utenti, molte aspetti devono essere ancora migliorati e Raspbian rimane ancora il sistema operativo più efficiente su cui operare se si vuole lavorare con Raspberry. Comunque i miglioramenti ci sono, molte sono le release, basta solo attendere….
Considerazioni e prestazioni sulla nuova versione Raspberry Pi 3
Grazie al nuovo processore a 64 bit, le prestazioni rispetto al Raspberry Pi 2, risultano notevolmente incrementate. Comunque questa scheda rimane quello che è, fa le stesse operazioni che effettuava la Raspberry Pi 2, ma in maniera molto più efficiente. Quindi il target, i propositi ed il target di questa serie di schede rimane immutato: didattica, facilità d’uso, basso costo. Se cominciamo a paragornarlo a miniPC rischiamo di rimanere delusi, soprattutto quando si vogliono ottime prestazioni grafiche. Se vogliamo questo, Raspberry non è la scheda adatta. Se invece desideriamo fare didattica, prototipazione rapida, domotica e automazione, questa splendida scheda ci rivelerà ancora moltissime sorprese e ci darà un aiuto incredibile nelle nostre attività.
Conclusioni
Siamo giunti alla terza evoluzione e speriamo che nei prossimi anni nuove novità e innovazioni possano ancora di più accrescere il suo successo.
In soli 4 anni abbiamo visto l’evoluzione di una scheda di grande successo come può essere Raspberry Pi. In questo breve periodo, sono state vendute oltre 8 milioni di schede e innumerevoli sono gli iscritti alle varie comunità di appassionati. Da un semplice proposito: quello di creare una scheda a scopo didattico, si è ottenuto quello che oggi consideriamo uno dei più grandi successi commerciali del decennio. Questo grazie ad alcune scelte che sono state effettuate, due presumo le più vincenti: semplicità ed economico, fattori da non sottovalutare in un mondo che sta diventando sempre più complesso e caro. E per contrasto si ha un’altissima applicabilità.
Se sei curioso di vedere la Pi-volution in questi ultimi quattro anni clicca su una delle figure sottostanti (disponibile anche come PDF).