La libreria standard di Python
Se stai cominciando a programmare in Python utilizzando i moduli, scoprirai ben presto che esistono 3 tipi di moduli:
- quelli che hai scritto tu
- quelli che installi da sorgenti esterne
- quelli che sono già presenti quando hai installato Python
Tutti i moduli appartenenti all’ultima tipologia fanno parte di una libreria chiamata libreria standard. Questa libreria contiene moltissimi moduli, ognuno specializzato per adempiere a determinate operazioni.
Esiste per esempio un modulo string specializzato nella manipolazione delle stringhe, un’altro che si chiama datetime che lavora su valori di tempo e data, un modulo che si chiama math che contiene molte funzioni matematiche, e random che abbiamo visto nelle sezioni precedenti. Ma i moduli messi a disposizione nella libreria standard sono moltissimi.
La presenza di tutti questi moduli è sempre stata uno dei punti di forza del linguaggio Python.
Altri moduli e librerie
Oltre alla libreria standard esistono anche tantissime altre librerie e moduli sviluppati da terzi e che sono disponibili gratuitamente in rete. La maggior parte di questi moduli è disponibile sul Python Package Index (PyPI). Una specie di repository mondiale dove tutti i moduli vengono racchiusi in particolari pacchetti che vengono via via versionati ad ogni nuovo aggiornamento. Inoltre questo sistema tiene conto delle varie versioni e delle dipendenze che esistono tra i vari pacchetti.
Il miglior modo per usufruire di questo sistema di distribuzione di pacchetti e moduli e quello di utilizzare un programma chiamato pip. Questo programma viene automaticamente installato insieme alla distribuzione base di Python.
Ogni volta che avrai bisogno di installare una libreria (o package) sul tuo pacchetto potrai farlo scrivengo su riga di comando:
pip install nome_libreria
e partirà l’installazione della libreria e controllando eventuali dipendenze. Una volta installata la libreria potrai importarne i moduli scrivendo il comando import.
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