La nomenclatura di IaaS, PaaS e SaaS è nata per definire in modo chiaro e conciso i diversi modelli di servizi offerti dai fornitori di servizi cloud. Questi termini sono emersi negli anni 2000 all’inizio della diffusione del cloud computing e sono diventati standard nel settore tecnologico per descrivere le varie offerte di servizi. In questo articolo daremo un’occhiata più approfondita a questi nuovi modelli di servizi.
Il passaggio da On-Premises al Cloud Computing e la nascita dei modelli di servizi
In passato, le aziende gestivano le proprie infrastrutture IT localmente, acquisendo e mantenendo hardware e software nelle proprie strutture fisiche. In questo modello, le aziende erano responsabili della gestione completa dell’infrastruttura, compresi server, storage, rete e software. Questo genere di ambienti vengono definiti On-premises.
Il termine on-premises deriva dall’inglese e si riferisce alla pratica di ospitare e gestire le risorse IT all’interno delle proprie strutture fisiche, cioè “on the premises” o “on-site”. Questo concetto è diventato sempre più comune con l’avvento delle tecnologie informatiche in cui le aziende hanno investito in hardware, software e infrastrutture per supportare le proprie operazioni interne. Alcuni motivi principali per cui le aziende mantengono le loro risorse IT on-premises includono:
- Controllo diretto: Mantenendo l’infrastruttura IT all’interno delle proprie strutture, le aziende possono avere un controllo diretto e completo sulle loro risorse, inclusi server, storage, reti e software.
- Sicurezza: Alcune aziende possono preferire mantenere i propri dati e le proprie applicazioni all’interno delle proprie strutture per motivi di sicurezza e conformità normativa.
- Personalizzazione: Mantenere le risorse IT on-premises consente alle aziende di personalizzare l’infrastruttura e il software secondo le proprie esigenze specifiche senza dover fare affidamento sui servizi di terze parti.
- Controllo dei costi a lungo termine: In alcuni casi, mantenere le risorse IT on-premises può essere più economico a lungo termine rispetto all’utilizzo dei servizi cloud, specialmente per aziende con esigenze di risorse stabili e prevedibili.
Con l’avvento del cloud computing, le aziende hanno iniziato a spostare parte o la totalità delle loro risorse IT verso ambienti basati su cloud, in cui le risorse vengono fornite su Internet da provider di servizi cloud. Questo ha portato a una divisione dei servizi IT in diversi modelli, che riflettono il grado di responsabilità del provider di servizi cloud e dell’utente finale. Per descrivere questa nuova modalità di distribuzione dei servizi IT, è emersa una nomenclatura standardizzata “as a Service” per distinguere i diversi modelli di servizi cloud:
I Principali Modelli di Servizi Cloud
I modelli di servizi cloud sono i diversi approcci con cui i provider di servizi cloud offrono risorse IT e servizi agli utenti attraverso Internet. I principali modelli di servizi cloud sono:
IaaS (Infrastructure as a Service)
In questo modello, i fornitori di servizi cloud mettono a disposizione degli utenti l’infrastruttura di base necessaria per eseguire le loro applicazioni. Questa infrastruttura può includere server virtuali, macchine virtuali, storage, reti e altro ancora. Gli utenti hanno il controllo completo sull’installazione del software, ma non devono preoccuparsi della gestione fisica dell’hardware sottostante.
PaaS (Platform as a Service)
Qui, i fornitori di servizi cloud offrono una piattaforma completa per sviluppare, testare e distribuire applicazioni senza dover gestire l’infrastruttura sottostante. Questa piattaforma può includere strumenti di sviluppo, database, middleware, servizi di analisi e altro ancora. Gli sviluppatori possono concentrarsi sulla scrittura del codice e sulla creazione di applicazioni senza dover preoccuparsi della configurazione o della gestione dell’ambiente di sviluppo.
SaaS (Software as a Service)
In questo modello, il software viene distribuito e gestito centralmente da un provider di servizi cloud e reso disponibile agli utenti su Internet. Gli utenti accedono al software tramite un’interfaccia web o un’applicazione client leggera, senza dover preoccuparsi di installare o mantenere il software sui propri dispositivi.
Questi sono i tre principali modelli di servizi cloud. Ci sono anche altri modelli, come FaaS (Function as a Service) e DaaS (Data as a Service), che offrono servizi specifici orientati alle funzioni e ai dati, rispettivamente.
Questa particolare nomenclatura è stata adottata inizialmente a scopo organizzativo, ma poi nel tempo ha guadagnato sempre più popolarità, divenendo infine uno standard per indicare le categorie ed i modelli di servizio offerti nel cloud computing.
I fattori che hanno determinato il successo di questa nomenclatura sono molti, ma tra questi i principali possono essere schematizzati come segue:
- Chiarezza e comprensibilità: Questi termini forniscono un modo chiaro e comprensibile per distinguere tra diversi modelli di servizi cloud. Consentono agli utenti di comprendere immediatamente cosa offre un determinato servizio senza la necessità di dettagliate spiegazioni tecniche.
- Standardizzazione: L’adozione di questa nomenclatura ha contribuito a standardizzare il linguaggio utilizzato nel settore del cloud computing. Questo ha reso più semplice per gli utenti confrontare e valutare le offerte dei vari fornitori di servizi cloud.
- Facilità di comunicazione: I termini IaaS, PaaS e SaaS forniscono un linguaggio comune che facilita la comunicazione tra professionisti del settore tecnologico, sviluppatori, amministratori di sistema e altre figure coinvolte nella gestione e nell’utilizzo dei servizi cloud.
- Guida alla decisione: Questi termini aiutano le organizzazioni e gli individui a prendere decisioni informate sul tipo di servizio cloud più adatto alle loro esigenze. Ogni modello offre vantaggi e caratteristiche specifiche che possono essere valutati in base alle necessità dell’utente.
In sintesi, la nomenclatura di IaaS, PaaS e SaaS è stata sviluppata per semplificare la comprensione, standardizzare il linguaggio e guidare le decisioni relative ai servizi cloud, contribuendo così alla diffusione e all’adozione del cloud computing.
XaaS: Everything as a Service
Gli “XaaS” è un termine generico che sta per “Everything as a Service”, ovvero “Tutto come servizio”. Questo termine viene utilizzato per indicare qualsiasi servizio che può essere fornito tramite il modello di distribuzione dei servizi, simile a come avviene con IaaS, PaaS e SaaS.
Gli “XaaS” possono includere una vasta gamma di servizi, come ad esempio:
- BaaS (Backend as a Service): Servizi che forniscono un backend scalabile per le applicazioni, includendo spesso funzionalità come database, autenticazione utente, notifiche push, e altro ancora.
- DaaS (Data as a Service): Servizi che forniscono accesso ai dati su richiesta, spesso attraverso API, consentendo agli utenti di accedere e utilizzare dati senza dover gestire l’infrastruttura sottostante.
- CaaS (Communication as a Service): Servizi che forniscono funzionalità di comunicazione, come voce, video e messaggistica, tramite Internet.
- NaaS (Network as a Service): Servizi che offrono funzionalità di rete, come connettività, routing e sicurezza, tramite una piattaforma cloud.
- SECaaS (Security as a Service): Servizi che forniscono funzionalità di sicurezza, come protezione da malware, firewall, monitoraggio delle minacce, tramite un modello basato su cloud.
Questi sono solo alcuni esempi di XaaS, ma il concetto si estende a qualsiasi servizio che può essere fornito attraverso il modello di distribuzione dei servizi, consentendo agli utenti di accedere alle risorse su richiesta, tramite Internet.