Lezioni di Python – 2.8 Operazioni su liste
Adesso che abbiamo visto come creare delle liste, vediamo in questa sezione come applicare su di esse alcune operazioni che si riveleranno molto utili nella programmazione in Python.
Mai nella stessa forma
Adesso che abbiamo visto come creare delle liste, vediamo in questa sezione come applicare su di esse alcune operazioni che si riveleranno molto utili nella programmazione in Python.
Python mette a disposizione un buon set di funzioni che permettono di manipolare le liste ed il loro contenuto in maniera efficiente.
Spesso nella stesura di un programma si deve utilizzare la stessa sequenza di operazioni più volte durante l’esecuzione di uno script o di un programma. Esiste non solo in Python, ma nella maggior parte dei linguaggi di programmazione di utilizzare sia funzioni che moduli proprio a tale scopo.
Si dice chiamata di una funzione ogni volta che abbiamo usato la seguente espressione nome_funzione()
Questo è legato al concetto della visibilità delle variabili. Le variabili definite all’esterno della funzione hanno valore anche all’interno della funzione, le variabili utilizzate internamente alla funzione non hanno visibilità all’esterno (non possono essere utilizzate all’esterno) e si distruggono non appena l’esecuzione esce fuori dalle operazioni interne alla funzione.
Le funzioni sono in grado di restituire dei valori al termine della loro esecuzione, e per farlo si utilizza la clausola return.
Nel linguaggio Python i commenti si identificano inserendo un segno # (sharp) all’inizio della riga. Tutto il testo che verrà scritto in seguito a questo carattere sarà un commento e non verrà considerato in fase di esecuzione.
In Python qualsiasi cosa può essere considerato come una variabile, persino le funzioni. Infatti, anche se può essere all’inizio poco intuitivo è possibile assegnare una funzione ad una variabile, in questo modo è come se avessimo dato un nuovo nome alla variabile.
I moduli sono parti di codice scritti da altri programmatori che svolgono funzioni che possono essere utili in molti casi, quindi riutilizzabili in altri codici. Ognuno di questi moduli generalmente svolge una serie di operazioni specializzate in un determinato campo che possono utili da riutilizzare senza ogni volta dover riscrivere il codice da capo.
Tutti i moduli appartenenti all’ultima tipologia fanno parte di una libreria chiamata libreria standard. Questa libreria contiene moltissimi moduli, ognuno specializzato per adempiere a determinate operazioni.