Mai nella stessa forma
quando l’esecuzione del codice incontra un’errore, si genera un’eccezione che interrompe l’esecuzione del programma. Per evitare questo si può gestire l’eccezione, in modo da correggere l’errore, avere la possibilità di rimediare o fornire un’informazione in output sulla natura dell’errore avvenuto in modo poi capirne eventualmente la natura e correggere il codice.
In Python esiste un’ulteriore clausola da aggiungere al costrutto try-except chiamata finally. Anche questa clausola definisce un blocco di codice specifico che verrà eseguito in tutti i casi. Cioè il blocco finally viene eseguito sia se viene terminato il blocco try senza alcuna eccezione, sia che sia avvenuta una qualsiasi eccezione (sia gestite che non gestite).
Può capitare a volte che siamo noi stessi a voler creare e lanciare un’eccezione. I motivi per fare questo possono essere molti. Spesso si potrebbe voler creare un’eccezione più specifica, che segnali uno specifico errore a chi in futuro stia utilizzando il nostro codice.
Le asserzioni (assert) sono uno strumento di controllo molto utile da utilizzare durante la stesura di un codice in fase di test (DEBUG). Ogni asserzione introdotta nel codice effettua un controllo ad un preciso momento dell’esecuzione, utilizzando una condizione. Se la condizione è soddisfatta allora l’esecuzione va avanti, altrimenti viene sollevata un eccezione AssertError che blocca l’esecuzione del programma.
Una volta aperto il file in modalità lettura, sarà necessario leggerne il contenuto. Se il file è di tipo testuale, si potrà utilizzare il metodo read().
Per scrivere in un file, per prima cosa si deve aprire un file in modalità scrittura, e poi si utilizza il metodo write() specificando come argomento quello che vogliamo scrivere
Nelle sezioni precedenti abbiamo visto come leggere e scrivere i dati all’interno di un file, ma esistono alcune accortezze da seguire. Abbiamo visto che è importante chiudere sempre il file su cui stiamo lavorando durante l’esecuzione del programma.
L’oggetto None viene utilizzato quando si vuole rappresentare l’assenza di un valore. Ha funzioni molto simili a null in altri linguaggi di programmazione.
I dizionari sono una struttura dati utilizzata per mappare arbitrariamente le chiavi con dei valori. Le liste, che abbiamo già visto in precedenza, possono essere pensate come dei dizionari in cui le chiavi sono una sequenza di numeri interi, dove ad ogni numero (indice) corrispondeva un valore.
I dizionari hanno già una struttura abbastanza complessa e quindi sono necessarie varie funzioni per gestirli. Comunque esistono le clausole in e not in che permettono di sapere se una chiave è presente o meno in un dizionario, restituendo True nel primo caso, False nel secondo.